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La storia dei Turtle Traders, l’esperimento di Richard Dennis (PodCast di Top Trader Unplugged)

(Tempo di lettura: 30 Minuti)

La storia dei Turtle Traders, l'esperimento di Richard Dennis (PodCast di Top Trader Unplugged)I Turtle Traders sono un gruppo di trader famosi che hanno guadagnato notorietà negli anni ’80 grazie al loro approccio unico al trading. Guidati dal leggendario Richard Dennis, i Turtle Traders hanno utilizzato una strategia chiamata “Trend Following” per ottenere profitti consistenti nel mercato finanziario. (Consulta il sito web dedicato a cura di Michael Covel)

In questo articolo esploreremo chi sono i Turtle Traders e cosa li rende unici, analizzeremo il concetto chiave del trend following e le regole fondamentali del loro metodo di trading. Esamineremo anche la carriera di Richard Dennis come trader e i successi e le sfide affrontate dai Turtle Traders. Infine, discuteremo l’eredità di Dennis e l’influenza dei Turtle Traders oggi, nonché come è possibile applicare i principi del trend following nella propria strategia di trading. Nella sezione dedicata del blog, troverai altri podcast come questo tradotti in italiano.

Chi sono i Turtle Traders e cosa li ha resi unici

I Turtle Traders sono un gruppo di trader che sono stati addestrati da Richard Dennis negli anni ’80. Ciò che li rende unici è il loro approccio innovativo al trading, basato sulla strategia del trend following. Questo metodo si distingue dalla maggior parte delle strategie di trading tradizionali, in quanto non si concentra sull’analisi fondamentale o sull’individuazione di opportunità di trading a breve termine.

Invece, i Turtle Traders si concentrano sull’identificazione delle tendenze di mercato a lungo termine e sullo sfruttamento di queste tendenze per ottenere profitti consistenti. Ciò significa che non cercano di prevedere i movimenti futuri del mercato, ma piuttosto reagiscono ai movimenti dei prezzi già avvenuti. Questa mentalità permette loro di evitare l’emozionalità spesso associata al trading e di seguire un approccio più disciplinato e sistematico.

I Turtle Traders utilizzano regole rigorose per entrare ed uscire dal mercato, determinate da indicatori tecnici specifici. Questa metodologia ha dimostrato di essere efficace nel corso degli anni, consentendo ai Turtle Traders di ottenere risultati notevoli nel mercato finanziario. La loro abilità nel seguire le tendenze e nel gestire i rischi ha contribuito a consolidare la reputazione dei Turtle Traders come uno dei gruppi più influenti nel mondo del trading.

Il trend following: la strategia chiave dei Turtle Traders

I Turtle Traders credevano che seguire il trend del mercato fosse più efficace rispetto a cercare di prevedere le variazioni dei prezzi. Per applicare questa strategia, i Turtle Traders utilizzavano indicatori tecnici come le medie mobili per identificare le tendenze e prendere posizioni di trading in linea con esse. Inoltre, il metodo di trading dei Turtle Traders prevedeva l’utilizzo di stop loss per limitare le perdite in caso di inversione del trend.

Questa strategia si è dimostrata molto efficace nel tempo, permettendo ai Turtle Traders di ottenere risultati notevoli nel mercato finanziario. Il trend following ha continuato ad essere una strategia popolare tra i trader anche dopo l’esperienza dei Turtle Traders, grazie alla sua semplicità e alla sua capacità di adattarsi a diversi mercati e condizioni economiche.

Le regole fondamentali del metodo di trading dei Turtle Traders

Le regole fondamentali del metodo di trading dei Turtle Traders sono una parte essenziale del loro approccio di successo nel mercato finanziario. Queste regole, sviluppate da Richard Dennis e William Eckhardt, sono state impartite ai loro allievi, noti come i Turtle Traders, per creare un sistema coerente e disciplinato. Una delle regole principali è l’uso di un sistema di breakout per identificare le opportunità di trading.

I Turtle Traders cercano titoli che si rompono al di sopra o al di sotto di un determinato livello di prezzo, considerandolo come un segnale di inizio di una tendenza. Un’altra regola importante è la gestione del rischio. I Turtle Traders utilizzano una strategia basata su un rapporto rischio/rendimento predeterminato, che limita le perdite e permette di sfruttare al massimo i movimenti favorevoli del mercato. Inoltre, il metodo dei Turtle Traders prevede l’utilizzo di stop loss per proteggere gli investimenti in caso di inversione di tendenza improvvisa.

Infine, la diversificazione del portafoglio è un altro aspetto chiave delle regole dei Turtle Traders. Essi investono in una varietà di mercati e settori per ridurre il rischio e massimizzare le opportunità di profitto. Seguire queste regole fondamentali è essenziale per adottare con successo il metodo di trading dei Turtle Traders e trarne vantaggio nel mercato finanziario.

Come ha iniziato Richard Dennis la sua carriera da trader

Richard Dennis ha iniziato la sua carriera da trader negli anni ’70 con un modesto investimento di soli 400 dollari. Cresciuto in una famiglia di lavoratori, Dennis aveva una grande passione per il trading fin da giovane. Attratto dalle opportunità offerte dal mercato finanziario, decise di mettere alla prova le sue abilità nel trading di commodity futures.

Nonostante la mancanza di esperienza formale nel settore, Dennis era convinto che il trading fosse una disciplina che potesse essere imparata da chiunque, purché dotato di un metodo efficace. Per dimostrare questa teoria, decise di reclutare e addestrare un gruppo di persone senza alcuna esperienza precedente nel trading, noti oggi come i Turtle Traders.

Questo esperimento sociale dimostrò che il successo nel trading non era determinato solo dalle abilità innate, ma piuttosto da un rigoroso sistema di regole e principi. Dennis insegnò ai Turtle Traders le basi del trend following e li incoraggiò a sviluppare un approccio disciplinato al trading. Questo esperimento si rivelò un grande successo e portò alla creazione di uno dei più famosi gruppi di trader della storia.

I successi e le sfide dei Turtle Traders nel mercato finanziario

I Turtle Traders hanno ottenuto numerosi successi nel mercato finanziario grazie all’applicazione del loro metodo di trading basato sul trend following. Questo approccio ha consentito loro di individuare le tendenze dei mercati e di trarne profitto. I Turtle Traders hanno dimostrato che è possibile ottenere risultati positivi anche nel trading, nonostante la volatilità e l’incertezza tipiche dei mercati finanziari. Tuttavia, non tutto è stato facile per i Turtle Traders.

Sono stati confrontati con sfide significative durante la loro carriera. La disciplina è uno degli aspetti chiave del metodo di trading dei Turtle Traders, ma può essere difficile da mantenere quando si affrontano perdite o periodi di performance negativa. Inoltre, i mercati finanziari sono in costante evoluzione e ciò richiede ai trader di adattarsi alle nuove condizioni e alle nuove tendenze. Questo può essere un compito impegnativo e richiedere una costante formazione e aggiornamento delle proprie conoscenze.

Nonostante queste sfide, i Turtle Traders hanno dimostrato che con una strategia solida e una buona gestione del rischio, è possibile ottenere risultati positivi nel mercato finanziario. La loro storia di successo continua a ispirare molti trader oggi, dimostrando che il trend following può essere un metodo efficace per affrontare il mercato.

L’eredità di Richard Dennis e l’influenza dei Turtle Traders oggi

L’eredità di Richard Dennis e l’influenza dei Turtle Traders oggi è ancora molto presente nel mondo del trading. La sperimentazione condotta da Dennis con il suo gruppo di trader ha dimostrato che il trend following può essere una strategia efficace per ottenere profitti consistenti nel mercato finanziario.

Oggi, molti trader e investitori continuano ad applicare i principi del trend following nel loro approccio al trading. L’influenza dei Turtle Traders si riflette anche nella diffusione di libri, corsi e seminari dedicati a questa strategia di trading. Inoltre, l’eredità di Richard Dennis si manifesta anche attraverso la formazione di altri trader di successo che sono stati influenzati dal suo approccio.

Questa eredità è un testimonianza del fatto che il metodo dei Turtle Traders ha lasciato un’impronta duratura nel mondo del trading. Nonostante le continue evoluzioni del mercato finanziario, i principi fondamentali del trend following rimangono validi e possono essere applicati con successo da chiunque desideri ottenere risultati positivi nelle proprie operazioni di trading.

Come applicare i principi del trend following nella propria strategia di trading

Per applicare i principi del Trend Following nella propria strategia di trading, è fondamentale seguire alcune linee guida chiave. Innanzitutto, è importante identificare i trend di mercato utilizzando indicatori tecnici come le medie mobili o gli oscillatori. Questi strumenti consentono di individuare le direzioni prevalenti dei prezzi e di prendere decisioni di trading basate su tali tendenze.

Inoltre, è essenziale stabilire regole chiare per l’ingresso e l’uscita dal mercato, al fine di gestire il rischio in modo efficace. Ad esempio, si può decidere di entrare in un trade solo quando il prezzo supera una determinata media mobile o di uscire quando si raggiunge un certo livello di profitto o perdita. Allo stesso tempo, è importante rimanere disciplinati e non lasciarsi influenzare dalle emozioni durante il processo decisionale.

Infine, è consigliabile diversificare il portafoglio di trading, investendo in una varietà di mercati e asset, al fine di ridurre l’esposizione al rischio specifico di un singolo strumento finanziario. Seguendo questi principi del trend following, gli investitori possono aumentare le probabilità di ottenere risultati positivi nel lungo termine e migliorare la loro strategia di trading complessiva.

L’eredità dei Turtle Traders e l’influenza di Richard Dennis nel mondo del trading sono indiscutibili. La loro strategia basata sul trend following ha dimostrato di essere efficace nel mercato finanziario. Ma oltre alle regole e alle tecniche, c’è un aspetto ancora più importante che possiamo trarre da questa storia: il coraggio di intraprendere nuove strade e la determinazione nel perseguire i propri obiettivi.

I Turtle Traders ci ricordano che anche nel mondo imprevedibile dei mercati finanziari, è possibile avere successo se si adotta una mentalità disciplinata e si rimane fedeli alla propria strategia. Quindi, la domanda che sorge spontanea è: come possiamo applicare i principi del trend following nella nostra vita quotidiana, al di là del trading? Questo ci spinge a riflettere su come possiamo adattare tali principi per migliorare le nostre decisioni e perseguire i nostri obiettivi in altri ambiti della vita.

Scopri la storia dei Turtle Traders | con Richard Dennis, Jerry Parker e Brian Proctor – Il PodCast di Top Trader Unplugged tradotto in italiano

Di seguito ti riporto la traduzione in italiano del podcast di Top Trader Unplugged. Un episodio epico, con Richard Dennis, Jerry Parker e Brian Proctor. Si parla della storia dei Turtle Traders. Di seguito ti riporto l’episodio originale del podcast in inglese.

Riassunto dell’intervista di Top Trader Unplugged

Introduzione e Contesto del Programma Turtle (0:12 – 14:41)

Il podcast “Top Traders Unplugged” offre agli ascoltatori l’opportunità unica di apprendere dai migliori gestori di hedge fund del mondo, con l’obiettivo di migliorare le competenze degli ascoltatori nel settore degli investimenti e della valutazione dei manager. Niels Kostrup-Larsen, veterano gestore di hedge fund, introduce il tema del podcast, sottolineando che le discussioni sulle prestazioni degli investimenti si riferiscono al passato e che le prestazioni passate non garantiscono risultati futuri. È inoltre messo in evidenza il rischio significativo di perdita finanziaria associato a tutte le strategie di investimento.

Nell’edizione speciale del podcast, Kostrup-Larsen discute con i pionieri del trading sistematico e delle strategie di trend-following, inclusi Richard Dennis, creatore del Turtle Program, Brian Proctor, un Turtle e direttore generale di EMC Capital Advisors, e Jerry Parker, un altro Turtle e fondatore di Chesapeake Capital. La conversazione si propone di approfondire la storia e l’impatto del Turtle Program nel mondo finanziario.

Richard Dennis racconta la sua esperienza pre-Turtle Program, evidenziando il suo passaggio dal trading sul pavimento a quello da ufficio per poter operare su più mercati. Dennis descrive come si è avvicinato al trend-following, influenzato da letture e ricerche personali, ancor prima di conoscere altri trader che utilizzavano strategie simili.

Jerry Parker condivide il suo percorso verso il Turtle Program, iniziato mentre lavorava per un’azienda di contabilità e sviluppava un interesse per il mercato azionario e il trading come hobby. La sua attrazione per il trend-following e la diversificazione del trading lo hanno portato a candidarsi per il Turtle Program dopo aver letto un articolo su Richard Dennis.

Brian Proctor parla della sua carriera prima del Turtle Program, iniziata nel mondo del trading dopo la laurea, durante una recessione che limitava le opportunità nel settore bancario. La sua esperienza con C&D Commodities e la vicinanza a Dennis e al primo gruppo di Turtle lo hanno portato a unirsi alla seconda classe del programma.

Infine, Dennis chiarisce l’origine del nome “Turtle Program”, attribuendola a una visita a una fattoria di tartarughe a Singapore, smentendo altre teorie popolari sull’origine del nome. La conversazione tocca anche l’ispirazione dietro la creazione del Turtle Program, con un accenno al film “Trading Places” come possibile fonte di ispirazione per il dibattito sulla natura contro l’allevamento nel trading.

Origine e Sviluppo del Programma Turtle (14:41 – 29:02)

L’idea dietro il Programma Turtle è nata durante un pomeriggio in compagnia di un bicchiere di Johnny Walker Black. Richard Dennis rifletteva sulle proprie regole di trading, in parte informali, e su come altri trader seguissero regole, spesso poco efficaci. Dennis ipotizzava che una grande parte del trading fosse basata sul seguire regole, mentre una minor parte dipendeva dall’intuizione. Questa riflessione lo portò a pensare che fosse possibile dimostrare questa teoria formando e addestrando persone a seguire regole specifiche di trading, dando vita al Programma Turtle.

Dopo aver concepito l’idea, Dennis ha agito rapidamente, pubblicando annunci su giornali per reclutare partecipanti, avviando il programma all’inizio del 1984. Jerry Parker, uno dei primi ad applicare, descrive il processo di selezione che includeva l’invio del curriculum, la compilazione di un test di vero/falso e domande di discussione, e infine un’intervista. Brian Proctor, che si è unito al programma un anno dopo Parker, ha avuto un percorso leggermente diverso a causa della sua posizione già all’interno della compagnia di Dennis.

Richard Dennis spiega che non c’era un unico fattore determinante nella selezione dei partecipanti, ma un interesse per individui con una predisposizione statistica e che non avessero esperienza di trading sul pavimento, poiché ciò poteva rappresentare un deterrente. I partecipanti selezionati hanno ricevuto una formazione adeguata, anche se breve, e hanno avuto l’opportunità di interagire direttamente con Dennis e il suo partner Bill Eckhart, cosa che Parker considera estremamente preziosa.

Sul tema dell’assegnazione del capitale ai Turtle, Dennis rivela che inizialmente tutti partivano con lo stesso importo, ma con il tempo l’allocazione è stata adattata in base alle prestazioni e all’applicazione delle regole insegnate. Il dibattito sull’attualità delle strategie insegnate nel 1984 rispetto alla realtà del trading moderno vede Dennis riconoscere i cambiamenti nei mercati, soprattutto in termini di volatilità. Tuttavia, tanto Dennis quanto Proctor sottolineano che la filosofia di base del trading di tendenza rimane valida e importante, nonostante le evoluzioni del mercato e la continua ricerca di sistemi robusti e affidabili.

In sintesi, il segmento esplora le origini, lo sviluppo e l’implementazione del Programma Turtle, evidenziando l’importanza dell’addestramento basato su regole, la selezione dei partecipanti e l’adattabilità delle strategie di trading di tendenza nel tempo. La storia del Programma Turtle illustra un esperimento unico nel suo genere che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del trading finanziario, sottolineando il valore dell’apprendimento disciplinato e dell’adattabilità nelle strategie di investimento.

Filosofia e Evoluzione del Trend Following (29:03 – 37:48)

Brian Proctor discute l’importanza della gestione del rischio nel trend following, sottolineando che il concetto di gestione del rischio è evoluto rispetto agli insegnamenti originali del Programma Turtle. Sebbene le strategie di base rimangano le stesse, l’approccio alla realizzazione di profitti e alla gestione del rischio è diventato più sofisticato.

Jerry Parker e Richard Dennis discutono l’importanza della diversificazione nel trading di trend following. Parker enfatizza la strategia di negoziare il maggior numero possibile di mercati liquidi, escludendo pochi come l’indice VIX. La diversificazione viene vista come cruciale, e Parker sottolinea l’efficacia del trading di singole azioni rispetto agli indici per ottenere una migliore diversificazione e ridurre i drawdown. Dennis aggiunge che la selezione dei mercati da negoziare è in gran parte determinata dalla liquidità disponibile, e che non è preoccupato per un bilanciamento esatto tra mercati finanziari e commodity.

La discussione si sposta sul perché il trend following non sia adottato più ampiamente nonostante le prove della sua efficacia. Brian Proctor suggerisce che gli investitori istituzionali possono trovare difficile accettare la volatilità e i drawdown associati al trend following, e considerano spesso le strategie come una “scatola nera”. Tuttavia, Proctor afferma che il vero “black box” è il trader discrezionale, la cui logica decisionale può essere incomprensibile. Dennis osserva che le performance relative dei hedge fund e l’andamento rialzista prolungato del mercato azionario hanno distolto l’attenzione e l’allocazione di capitali dai CTA. Tuttavia, con il calo delle performance dei hedge fund e dei mercati azionari, ci si potrebbe aspettare un maggiore interesse verso il trend following, anche se questo non si è ancora verificato.

Jerry Parker conclude sottolineando che le barriere all’ingresso nel settore dei CTA non sono più legate tanto alle performance o al mercato quanto alla percezione della grandezza e della solidità dell’azienda. Nonostante ciò, osserva che vi è stato un aumento degli investimenti nei CTA, anche se concentrati in poche grandi aziende.

Il podcast si conclude con un ringraziamento agli ascoltatori e un invito a rimanere aggiornati con le future puntate di “Top Traders Unplugged”.

In sintesi, la parte finale della trascrizione esplora le sfide e le opportunità del trend following nell’attuale panorama finanziario, evidenziando l’importanza della diversificazione, della gestione del rischio e della trasparenza nelle strategie di trading. La discussione offre approfondimenti sui motivi per cui il trend following, nonostante la sua comprovata efficacia, non è ancora universalmente adottato come componente centrale delle strategie di investimento.

Trascrizione originale dell’intervista di Top Trader Unplugged

Immagina di trascorrere un’ora con i più grandi trader del mondo. Immagina di imparare dalle loro esperienze, dai loro successi e dai loro fallimenti. Non immaginate altro.

Benvenuto su Top Traders Unplugged (Visita il canale YouTube), il luogo in cui puoi imparare dai migliori gestori di hedge fund del mondo, in modo da poter portare la tua due diligence di gestore o la tua carriera di investimento al livello successivo. Prima di iniziare la conversazione di oggi, ricordati di tenere a mente due cose. Tutta la discussione che faremo sulla performance degli investimenti riguarda il passato e la performance passata non garantisce né dedurrà nulla sulla performance futura.

Comprendi anche che c’è un rischio significativo di perdita finanziaria con tutte le strategie di investimento e devi richiedere e comprendere i rischi specifici del gestore degli investimenti sul suo prodotto prima di prendere decisioni di investimento. Ecco il padrone di casa, il veterano gestore di hedge fund Niels Kostrup-Larsen.

[Niels Kostrup-Larsen]
Benvenuti a un’altra edizione di Top Traders Roundtable, una serie di podcast sui futures gestiti. Mi chiamo Niels Kostrup-Larsen. Sono lieto di darvi il benvenuto alla conversazione di oggi con i leader del settore e i pionieri del futuro gestito, che vi è offerta da CME Group.

Ora, oggi è un episodio molto speciale, non solo per me, ma per l’intero settore dei futures gestiti, perché per la prima volta dopo molto tempo, abbiamo riunito alcuni veri pionieri del trading sistematico e delle strategie di trend following, che si potrebbe dire abbiano cambiato il modo in cui il mondo è venuto a conoscenza di questa strategia di investimento attraverso gli innumerevoli articoli e libri che sono stati pubblicati sull’esperimento che è diventato noto come il Programma Turtle Traders.

Ma dove penso fino ad oggi, molto poco è stato condiviso dall’ideatore di questa incredibile storia di successo nel mondo della finanza. Quindi sono molto contento e super entusiasta di dare il benvenuto a Richard Dennis, che non ha davvero bisogno di presentazioni, ma per quelli di voi che non lo sanno, Rich è il creatore del Turtle Traders Program e il mentore originale per gli altri miei due ospiti qui oggi. Perché sono affiancato anche da Brian Proctor, Turtle e Managing Director di EMC Capital Advisors, e, ultimo ma non meno importante, uno dei miei mentori quando ho iniziato nel settore dei futures gestiti molti anni fa, ovvero Jerry Parker, un altro fondatore di Turtle e presidente di Chesapeake Capital.

Prima di tutto, benvenuto e grazie mille per esserti unito a me oggi per questa conversazione davvero speciale sui futures gestiti e sul trend-following. Prima di passare alle conversazioni di oggi, che per ovvie ragioni ci riporteranno agli anni ’80, voglio che tu condivida con i nostri ascoltatori un po’ del tuo background e che ha portato all’anno 1984 in cui la storia di Turtle inizia davvero. Ora, dal momento che tu, Rich, avevi molta più esperienza di trading di Jerry e Brian all’epoca, perché non iniziamo con te?

A quali colpi di scena ti ha esposto la tua carriera fino al 1984?

[Richard Dennis]
Questa è una buona domanda. Beh, ero stato un floor trader per 14 anni ed ero uscito dal floor circa quattro o cinque anni prima dell’inizio del programma Turtle. Ed era chiaro per me che bisognava fare trading su più mercati di uno o due in cui si poteva correre all’interno della fossa.

Così abbiamo iniziato a fare trading dall’ufficio.

[Niels Kostrup-Larsen]
Certo. E la cosa del trend following è chiaramente diventata una sorta di tuo stile di trading, Rich, e sono curioso di sapere qual è stata la tua prima introduzione al trend following? Voglio dire, ti sei ispirato ad alcuni dei primi pionieri come Richard Donchian, Bill Dunn o Keith Campbell, solo per citarne alcuni?

O come è entrato nella tua vita?

[Richard Dennis]
Beh, non sono sicuro che fosse del tutto legale, ma ho iniziato a fare trading quando avevo circa 17 anni. E c’erano alcuni libri, ma erano scritti da persone che da tempo seguivano le tendenze. E ho iniziato a fare ricerche solo a mano molto tempo fa.

[Niels Kostrup-Larsen]
Ok. Ok. E quindi non hai incontrato altre persone che facevano la stessa cosa?

Perché questa è una cosa che ho sentito dire da molte persone, in realtà, che stavano facendo le loro cose e non si rendevano conto che altre persone stavano facendo lo stesso.

[Richard Dennis]
Si. Ho conosciuto le persone che hai menzionato molto bene dopo aver iniziato a fare trading. E davvero, alcune delle persone che parlano del Turtle Traders Program e di tutto il resto, non sapevo nemmeno che lo stessero commentando in quel momento.

[Niels Kostrup-Larsen]
Ok. E la stessa cosa, in realtà, è interessante perché qui in Europa, AHL, uno dei primi CTA dalla nostra parte dell’Atlantico, è stato formato proprio nello stesso momento in cui è iniziato il Programma Tartarughe.

E quando ho intervistato uno dei fondatori, Martin Luik, mi ha anche detto che non ricordava di aver mai sentito parlare di una comunità di trend following con sede negli Stati Uniti prima che iniziassero. Quindi, molto interessante. Ora, Gerry, da quando sei entrato a far parte del Programma Turtle Traders alla fine del 1983, nella prima classe delle Tartarughe, perché non condividi con noi com’è stata la tua vita in questa esperienza che ti ha davvero cambiato la vita?

[Jerry Parker]
Ero a Richmond, in Virginia, e lavoravo per una società di contabilità e stavo cercando di ottenere il mio certificato CPA, sapendo benissimo che era qualcosa che non volevo fare da molto tempo. E come hobby, leggevo libri sul mercato azionario e guardavo la Wall Street Week e ricevevo le newsletter di Marty Zweig. Quindi, Marty Zweig era una sorta di seguace delle tendenze.

E così, quella è stata la mia prima introduzione a una sorta di tendenza. E poi magari leggevo un libro sui futures, e pensavo, oh, i futures, va bene perché la leva finanziaria deve andare bene. Posso capirlo.

E le valute, le materie prime, i tassi d’interesse, una maggiore diversificazione, la possibilità di andare short, questo ha perfettamente senso per me. Quindi, ho pensato, ok, ora vedo come funziona questa cosa. I grandi profitti pagheranno le piccole perdite?

E così, probabilmente mi sono seduto alla mia scrivania in questa società di contabilità e ho iniziato a vedere quanto velocemente $ 1.000 si sarebbero composti al 100% all’anno. Quindi, ho pensato, sì, sarà molto divertente. Questa è davvero un’ottima idea.

E poi ho letto un articolo su Rich. Penso che fosse su Businessweek. Così, alla fine di agosto o settembre del 1983, quando ho visto l’annuncio sul Wall Street Journal, ho pensato che si trattasse di una situazione del tutto legittima.

Sembra troppo bello per essere vero, ma sapevo che era qualcosa per cui avrei dovuto candidarmi e volevo farlo.

[Niels Kostrup-Larsen]
Sì. E sapete di cosa parlava in realtà l’articolo su Rich? Voglio dire, cosa ti ha affascinato dell’articolo?

Ve lo ricordate?

[Jerry Parker]
Probabilmente solo la quantità di denaro che aveva guadagnato o qualcosa del genere. Speculazione. Ma il trading in generale, pensavo, era certamente qualcosa che volevo fare.

Non so perché o come mi sia entrato in testa, ma pensavo che fosse…

E poi c’è la parte tecnica e l’osservazione delle tendenze, così spesso negli ultimi 25 anni e parlando con i clienti o potenziali clienti, sentiamo che se non lo diciamo esattamente correttamente, non ci assegneranno denaro. E noi dobbiamo convincerli e mostrarglielo. E forse non li stiamo educando abbastanza.

Voglio dire, ho pensato che questa fosse la cosa più bella di sempre quando ho iniziato a conoscerlo. Non avevo bisogno di nessuno che mi convincesse. Sì.

[Niels Kostrup-Larsen]
Sì. Assolutamente. E tu, Brian?

Mi interessa scoprire com’era la tua carriera e dove stava andando allora e come sei finito nella seconda classe del Turtle Program, che è iniziato, credo, un anno dopo Jerry.

[Brian Proctor]
Giusto. Nel 1982 mi sono laureato a Miami (Ohio) e all’epoca pensavo di entrare nel settore dell’investment banking. Ma nel 1982 ci fu una recessione, piuttosto grave.

E così non c’erano banche che assumevano. E mi è capitato di avere la fortuna di incontrare un ragazzo di nome Everett Clip, che gestiva un FCM e dove lavoravano un sacco di gente del posto, i ragazzi che commerciavano nel pozzo per se stessi. Ed è stato così gentile da mostrarmi il Board of Trade e farmi un’introduzione a una società appena costituita, la C&D Commodities, che era la C che stava per il nome di Larry Carroll e la D per Rich Dennis.

Così ho iniziato a lavorare per Rich come corridore, impiegato telefonico, back office, controllore commerciale, praticamente tutto ciò che c’era da fare per quanto riguarda l’operazione di trading. Così ho avuto modo di vedere la prima ondata di tartarughe arrivare e avere molto successo. E quando Rich e Bill stavano pensando a un secondo round, ho avuto una conversazione con Rich e mi ha detto che probabilmente sarebbe stato nel mio interesse rinunciare ai miei pensieri di farmi strada nella fossa e fare trading, riempire la carta per i principali di C&D e fare il passo successivo al livello successivo e imparare a fare trading fuori dal pavimento.

Quindi non ho dovuto passare attraverso l’intero processo che il primo gruppo di tartarughe ha fatto di per sé, il processo di intervista. E ho guardato tutte le domande ed è divertente ripensarci, ma ho avuto un antipasto che era un po’ diverso.

[Niels Kostrup-Larsen]
Certo. Certo. Assolutamente.

E’ buffo che tutti voi, o almeno credo che Rich e voi, Brian, abbiate menzionato questa cosa del trading fuori dal pavimento. Era questo il modo in cui la pensavi allora piuttosto che seguire le tendenze? Voglio dire, il termine trend following, faceva parte del tuo vocabolario all’epoca?

O era solo il fatto che qui c’è un metodo per fare trading senza essere nella fossa?

[Brian Proctor]
Beh, ne ho certamente sentito parlare, ovviamente, da Rich e dai partner di C&D che avevano tutti iniziato, credo, a lavorare e si erano spostati fuori dal piano per fare trading su un insieme diversificato di mercati e cogliere le opportunità di fare trading in mercati che si stavano muovendo e tendendo. A volte i mercati dei cereali erano piuttosto noiosi e tranquilli e c’erano altri mercati a New York che erano più volatili e offrivano maggiori opportunità. Quindi, quando ho iniziato, si trattava ovviamente di conoscere i meccanismi del pavimento e poi ovviamente scoprire che c’erano altri modi per avere successo nel business.

[Niels Kostrup-Larsen]
Certo. No, assolutamente. E immagino, naturalmente, che la tua storia, Brian, anche, quando si parla di questo, non dovremmo dimenticare la fondatrice di EMC, vale a dire Liz Chavelle, credo l’unica tartaruga femmina, per quanto ricordo, ma che, ovviamente, purtroppo è morta solo pochi anni fa.

Come sei finita a lavorare con lei, nel senso che eri vicino a lei anche allora durante il programma stesso?

[Brian Proctor]
Beh, penso che tutti noi ci siamo conosciuti abbastanza bene durante il programma e abbiamo ancora delle belle amicizie. Per quanto riguarda il tenermi in contatto con alcune delle tartarughe, lo faccio e l’ho fatto. Liz era una di loro e io ero appena tornato dal trading per un hedge fund a New York e lavoravo temporaneamente alla Morgan Stanley, dove c’era un’offerta di fondi futures gestiti con più CTA di cui Liz faceva parte.

L’ho contattata per parlare di quel particolare gruppo di CTA che Morgan Stanley aveva messo insieme e dirle che mi stavo guardando intorno per un’altra opportunità. E qualche mese dopo mi ha chiamato e mi ha detto: ti piacerebbe lavorare qui? Ecco come è successo.

[Niels Kostrup-Larsen]
Ora, oggi tratteremo una serie di argomenti diversi sulla storia della tartaruga e su cosa significhi l’intero dibattito sull’educazione contro la natura nel mondo del trading di oggi. Ma sono anche fiducioso che saremo in grado di mettere a tacere alcuni dei miti sull’esperienza delle tartarughe prima che tutti dimentichiamo ciò che è realmente accaduto allora. Quindi voglio venire di nuovo da te, Rich, per la mia prossima domanda.

Ora, negli ultimi tre decenni, si è parlato molto di come è stato chiamato questo esperimento commerciale, di quale sia stata l’ispirazione per il nome della tartaruga. Alcune persone dicono che era legato al fatto che hai visto un allevamento di tartarughe a Singapore, penso di aver sentito, e un’altra storia che ho sentito era legata a una rock band chiamata The Turtles che si esibiva all’epoca. Perché non ci metti tutti con il fiato sospeso e condividi con noi la vera storia di come è nato il nome?

[Richard Dennis]
Mi atterrò alla prima storia sulle tartarughe di Singapore. E in effetti, è così che hanno preso il nome. Era un termine un po’ improprio.

Ma in un certo senso si è bloccato. Voglio dire, se avessi un dollaro per ogni tartaruga di plastica che la gente mi ha dato, sarei davvero ricco.

[Niels Kostrup-Larsen]
Ma parlando anche del nome stesso, mi chiedo se vedere le tartarughe a Singapore sia qualcosa che è successo anni prima che tu facessi effettivamente il programma. Ma volevo anche parlare dell’ispirazione per l’idea alla base della creazione del programma delle tartarughe. Perché, ancora una volta, sentiamo così tante storie relative a una in particolare che sembra essere molto popolare, è che tu e il tuo partner di allora, Bill Eckhart, avete visto il film Trading Places con Dan Aykroyd e Eddie Murphy, dove è stata fatta una scommessa sul fatto che si potesse o meno addestrare qualcuno ad avere successo nel trading.

[Richard Dennis]
Otterrai un no paradisiaco su quello.

[Niels Kostrup-Larsen]
Oh, bene. Eccellente. Bene, puoi condividere con noi come è nata l’idea alla base del programma delle tartarughe?

[Richard Dennis]
Certo. Così, una pigra domenica pomeriggio, ero in giro con Johnny Walker Black. E ho iniziato a pensare al mio trading e mi sono reso conto che molte di esse erano solo una sorta di regole informali.

E che ho notato che altri trader operavano secondo le regole. Inoltre, alcune di quelle regole erano pessime, come molti trader a quel tempo. La loro unica regola era sempre quella di comprare semi di soia.

Ma dopo aver riflettuto sul mio trading e sulle regole, mi è sembrato che in quel momento, per metterci un numero, pensassi che due terzi del trading fossero seguire le regole e forse un terzo fosse intuizione. Il temuto flair di cui abbiamo parlato durante il corso e quello. Così, mentre i cubetti di ghiaccio si scioglievano, ho iniziato a prendere appunti su ciò che pensavo fosse vero, su cosa si poteva fare per dimostrarlo.

Perché potrebbe rivelarsi uno di quei dibattiti infiniti che non arrivano mai a nessuna conclusione. E mi sembrava che potessimo risolvere la questione cercando di formare le persone e dando loro delle regole e parlando con loro dell’intuizione e cose del genere. E questa è stata la genesi.

E nessuno mi ha detto che era una grande idea, ma nessuno voleva dirmi che era stupida. E così abbiamo fatto.

[Niels Kostrup-Larsen]
Certo, certo. Quanto tempo prima dell’inizio del programma vero e proprio? È stato qualcosa su cui hai reagito molto rapidamente e hai detto, sì, questa è una grande idea, lasciami fare?

O ha dovuto sedimentare per un po’, per così dire, prima di creare il programma?

[Richard Dennis]
Ci sono voluti solo un paio di mesi prima che mettessimo in moto le cose come la pubblicità e i giornali che hanno portato all’inizio nel gennaio dell’84. Quindi non è passato un periodo di tempo così lungo dopo che ci ho pensato.

[Niels Kostrup-Larsen]
Fantastico. Penso che sia una grande storia. E grazie per aver finalmente messo le cose in chiaro su questo punto.

Ora, Jerry, voglio riportarti indietro a questo punto perché ovviamente sei stato una delle prime persone che ha visto il famoso annuncio che Richard ha menzionato sul Wall Street Journal. Ora, il processo non riguardava solo l’applicazione qui e il gioco è fatto. Parlaci del processo che hai dovuto affrontare per essere selezionato.

[Jerry Parker]
Sai, una delle cose divertenti del ricordare tutto questo è che ognuno ha un ricordo diverso. E quindi questo è un disclaimer che sento di dover fare. Quindi ottieni il test, invii il tuo curriculum, ricevi indietro il test e un centinaio di domande vero-falso e alcune domande di discussione a cui devi rispondere in una frase.

[Richard Dennis]
Beh, Jerry, non essere modesto. Penso che tu abbia risposto correttamente a tutte le domande. Tu eri l’unica persona che lo faceva.

Sospettavo che si trattasse di un test a libro aperto da parte tua, ma andava bene così. Naturalmente,.

[Jerry Parker]
Sì, ho portato questo test con me a tutti gli audit per settimane e ci lavoravo sopra e lo mostravo ai miei amici e chiedevo, cosa ne pensi? E direbbero falso. Direi di no, penso che sia vero.

Così l’ho tenuto stretto il più a lungo possibile. L’ho rispedito e poi ho ricevuto una telefonata. E guardavo sempre il Wall Street Journal e rispondevo agli annunci.

Investi qui e ottieni un libro gratuito su come seguire le tendenze o qualcosa del genere. Così ho ricevuto questa telefonata. Pensavo solo che fosse qualcun altro.

E così ho ignorato la telefonata. E ho ricevuto un’altra telefonata da Chicago e ho pensato, oh, forse merda. Potrebbe essere una telefonata a cui dovrei rispondere.

Così, alla fine, ho accettato la chiamata e sono andato a fare l’intervista con Chicago. E la mia testa era piena di questi fatti. Mi stavo preparando per un esame, che era totalmente ridicolo e inutile.

Così mi sono alzato e sono andato a fare il colloquio. E pensavo di aver fatto abbastanza bene. E pensavo di aver fatto bene il test.

E pensavo di aver mostrato un po’ di passione e desiderio. Quindi è stata una grande situazione.

[Niels Kostrup-Larsen]
Sì, assolutamente. Ora, Brian, ti sei unito un anno dopo Jerry. E dimmi, tu e le tue compagne tartarughe, per così dire, avete dovuto passare attraverso esattamente lo stesso processo di Jerry o siete cambiati dalla prima alla seconda classe?

[Brian Proctor]
Penso che sia stato più o meno lo stesso. Rich poteva verificarlo. Ma come ho già detto, lavoravo già per C&D e per Rich da un paio d’anni.

Così, quando è arrivato il secondo lotto successivo di tartarughe, ho avuto una conversazione con Rich. E mi ha suggerito che era un percorso di carriera migliore per me non scendere a terra, ma farne parte. Così ho risposto alle stesse domande.

Ovviamente, conoscevo più o meno molte delle risposte prima di allora perché avevo lavorato lì e avevo iniziato a capire cosa pensavano i partner di C&D, come pensavano al trading. Quindi, per me, non è stato il grande processo formale che penso la maggior parte dei miei coetanei abbia dovuto affrontare.

[Niels Kostrup-Larsen]
No, ha senso. Ora, tornando a te, Rich, chiaramente il processo di candidatura aveva lo scopo di darti una varietà di candidati. Penso che questi siano background molto diversi da quelli che ricordo.

Condividi con noi cosa stavi cercando in questo gruppo eterogeneo di persone e c’erano delle abilità particolari che tutti dovevano avere per poterli selezionare?

[Richard Dennis]
Beh, non c’era nessun tipo di aspetto killer in quella cosa che dovevi sapere o non sapere. Dovevamo informalmente, immagino, nelle nostre teste un paio di cose diverse. Preferivamo persone che non erano mai state sul parquet e che commerciavano, perché era un po’ un danno.

Non era quello che sapevano. Era quello che sapevano per certo che non era giusto.

[Niels Kostrup-Larsen]
Ok.

[Richard Dennis]
Quindi questa era una cosa. Un’altra cosa è che abbiamo cercato persone con attitudine statistica. Ci siamo ritrovati con un sacco di giocatori di blackjack, giocatori di blackjack professionisti.

Ok. Chi, se non altro, conosceva le probabilità, e abbiamo pensato che fosse un bene. Abbiamo fatto alcune domande per imparare qualcosa sull’intelligenza generalizzata.

Ma devo dire che non sono sicuro che abbiamo fatto un grande lavoro nel selezionare le persone, e abbiamo selezionato le persone e avevamo vari tipi di aspettative su come avrebbero fatto, quasi tutte non erano vere, il che si adatta davvero a un’altra parte della storia. Più ci penso, più penso che la cosa della tartaruga abbia funzionato, e penso che in generale per fare trading e farlo funzionare devi essere orientato alle regole. Così abbiamo preso persone che avreste detto, questa persona non ha alcuna possibilità e questa persona dovrebbe essere buona, e non siamo riusciti a individuarlo affatto.

[Niels Kostrup-Larsen]
Interessante. Molto interessante. Ora, parlando di questo, e forse torniamo a te, Jerry, hai ricevuto, per quanto ho capito, pochissimo addestramento, per così dire.

Parlaci un po’ di questo, ma dimmi anche se quando ti sono state insegnate queste regole inizialmente, voglio dire, se questo aveva senso per te la prima volta che l’hai sentito, per così dire, o ci è voluto un po’ prima che avesse un senso perfetto?

[Jerry Parker]
Bene, abbiamo ricevuto un ottimo addestramento, sufficiente, più che sufficiente. Quindi il nostro allenamento non avrebbe potuto essere migliore. E come se non bastasse, abbiamo avuto un sacco di tempo con Rich e Bill, e un supporto, un supporto pazzesco, che non si ottiene nel mondo reale.

Allora, qual era la seconda parte della tua domanda?

[Niels Kostrup-Larsen]
No, stavo solo per dire, quindi hai avuto questo addestramento che, è giusto dirlo, è durato due o tre settimane?

[Jerry Parker]
Esatto, è durato due o tre settimane. Oh, lo so, ci è voluto un po’ di tempo. Avevamo qualcosa in cui potevamo andare a pranzare con Rich e fare trading con Rich, e so che alcuni di questi sono stati molto utili perché sono stato in grado di fare alcune domande e iniziare a capire meglio la filosofia e cosa stava succedendo con le operazioni, e come pensare alle operazioni e ai sistemi di mercato.

Quindi il nostro trader per un giorno con Rich è stato molto importante. E penso, e l’ho detto in altri podcast che, sai, è così importante, il tipo di supporto che abbiamo avuto, e forse un ambiente che non avremo mai più, dove se stai facendo la cosa giusta, quella sarà la linea di fondo della tua performance, o la valutazione della tua performance, contro, per favore fammi un po’ di soldi, e non mi interessa davvero come lo fai. In effetti, queste regole sembrano un po’ soffocanti.

Dovresti usare più stile, ad esempio, che è un cliente tipico. Ma, sai, l’ho detto prima, è una brutta analogia, ma è un po’ come dire, se stampi le regole, forse le persone possono seguirle, o conosceranno alcune buone regole, ma non sarai un marine leggendo il manuale. E penso che siamo diventati trader molto migliori grazie al tempo trascorso con Rich, Bill e il modo in cui hanno gestito il programma è andato ben oltre un semplice insieme di regole.

[Richard Dennis]
A proposito delle regole, vorrei dire questo. Nella mia vecchiaia, sono arrivato a credere che le regole mediocri siano meglio del giudizio dei buoni trader. E questo perché una cosa di cui hai bisogno in questo settore è la perseveranza, ed è quasi impossibile essere così persistenti usando il giudizio.

Ovviamente, se segui un sistema e fai tutto, sei persistente al 100%. Quindi è una parte dell’orientamento alle regole che è sottovalutata.

[Niels Kostrup-Larsen]
Rich, una volta che hai avuto il tuo gruppo di tartarughe, e loro hanno seguito il loro addestramento, e presumo che il secondo gruppo abbia ricevuto lo stesso addestramento, più o meno, hai assegnato la stessa quantità di denaro a tutte loro, o hai basato la tua allocazione su quanto bene hanno fatto o quanto bene hanno applicato le regole che hai appena insegnato loro? Che cosa hai premiato, per così dire?

[Richard Dennis]
Beh, credo che tutti abbiano iniziato con la stessa quantità di denaro, ma man mano che le cose andavano avanti e abbiamo visto le loro prestazioni e parlato con loro, c’è stata molta asimmetria nelle allocazioni.

[Niels Kostrup-Larsen]
Va bene, va bene. Su un punto un po’ separato, ma sono solo curioso. Quando i media hanno avuto notizia per la prima volta della storia della tartaruga, e sei stato tu, Rich, a farglielo sapere?

Voglio dire, ho visto un articolo sul Wall Street Journal del settembre 1989, che ovviamente è dopo la fine del programma, ma non sono sicuro che questa sia la prima volta che i media hanno iniziato a riferire sul programma delle tartarughe. Qualcuno di voi ricorda?

[Richard Dennis]
Beh, non ricordo di averne mai parlato mentre lo stavamo facendo, e questa è una delle cose che ho continuato a fare. Ne parlo, ma non voglio parlare esattamente di quello che stavamo facendo o cose del genere. Avrei potuto vivere nell’anonimato per l’intera faccenda.

[Niels Kostrup-Larsen]
Sì, no, va bene. Ora, se torniamo all’argomento di ciò che è stato insegnato nel 1984, voglio solo chiedere a tutti voi se sentite che ora, circa 30 anni dopo, questo è grossolanamente fuori contatto con la realtà di come dovrebbe essere fatto il trading, perché le cose cambiano, o allo stesso tempo nella vita e nei mercati, Molte cose rimangono le stesse. Sentitevi liberi di andare per primi, chiunque di voi su questo.

[Richard Dennis]
Bene, buona fortuna con quello. Ebbene, i mercati sono cambiati molto. Voglio dire, ciò che funziona cambiando è un po’ un problema, ma ciò che è più problematico è la mancanza di volatilità, e la volatilità mi sembra che si sia in qualche modo allontanata nel corso degli anni a intermittenza, e preferirei che la volatilità tornasse.

Voglio dire, questa è una variabile che non si può controllare, ma penso che sia più importante che regolare il sistema, anche se anche la regolazione del sistema è importante.

[Niels Kostrup-Larsen]
Certo, certo, certo. Voglio dire, forse dovrei chiederlo a Brian e a te, Jerry. Quindi, applicando una sorta di vecchie regole sulle tartarughe nell’anno 2017, funzionerebbe ancora?

[Brian Proctor]
Beh, direi che la filosofia di base non è cambiata. Stai continuando a fare ricerca, trovando sistemi robusti, e questo significa sistemi con il minor numero di parametri che ti dicono come avviare aiuti liquidi o rimanere fuori da un’operazione. Cerchiamo sempre di creare sistemi basati sul momentum o su intervalli di tempo discreti dipendenti dall’intervallo, in cui si conferma l’esistenza di una tendenza.

Quindi si cerca sempre di catturare il movimento direzionale dei prezzi e, ovviamente, la gestione del rischio è fondamentale. In questo modo si gestisce il rischio derivante dalla dimensione dell’operazione. Lo limitate nei mercati e nei settori in cui fate trading.

Abbiamo un concetto di gestione del rischio che si sovrappone al portafoglio e che si basa sull’utilità marginale. Quindi in realtà stiamo raccogliendo profitti lungo la strada, il che è molto diverso da quello che abbiamo imparato, i programmi originali di trading delle tartarughe, ma stiamo ancora facendo le stesse cose solo in modo leggermente diverso rispetto a prima.

[Niels Kostrup-Larsen]
Certo, certo, certo. Ora, alcune persone sosterranno che uno dei segreti del successo nel trend following è la diversificazione tra i mercati che metti nel tuo portafoglio. Quindi mi interessa sapere da te dove pensi che sia vero e che essenzialmente dovresti fare trading su quanti più mercati possibile o se ci sono alcuni mercati come, immagino forse l’indice VIX, che non si prestano bene a seguire il trend.

E tu, Jerry? Cosa ne pensate?

[Jerry Parker]
Beh, ho sicuramente fatto trading su quanti più mercati possibile. E penso che sia probabile, e ovviamente ci sono una manciata di mercati come il VIX che non scambierei. Ma immagino che la nostra strategia sia stata che se è liquido, lo scambieremo.

Quindi penso che la creazione del portafoglio, il budget di rischio tra i settori e i mercati. Quindi, quando inizi ad aggiungere sempre più mercati di acquisto che sono correlati al 90%, puoi scambiarli, probabilmente non c’è alcun aspetto negativo. Ma non dovete prestare attenzione al vostro settore, ad esempio alla vostra allocazione nel settore obbligazionario.

Quindi sono stato molto esplicito sul trading di singoli titoli e non sugli indici. Quindi penso che i drawdown siano più piccoli, che la diversificazione sia migliore e che le CTA in generale non scambierebbero mai l’indice del dollaro. E niente valute o indici di materie prime, meno materie prime.

Quindi non ha mai avuto molto senso per me non avere un’allocazione piuttosto buona sulle azioni lunghe e corte. Due o tre per ogni settore, costruiscono un bel portafoglio diversificato, magari qualche ADR non statunitense, eccetera. A volte destiniamo il 25% del nostro budget di rischio alle azioni, e nel 2013 ne abbiamo guadagnato il 20%, di cui oltre il 100% proveniente da azioni.

Quindi a volte le azioni sono l’unico gioco in città. Mi ha sempre sconcertato, soprattutto negli ultimi otto anni, quando i seguaci delle tendenze parlavano male del mercato azionario a causa della crisi alfa di cui la gente parla. Ma per me era solo un’altra tendenza.

Questo è ciò che si stava muovendo, e noi dobbiamo esserci.

[Niels Kostrup-Larsen]
Sì, assolutamente. Forse, Rich, volevo sentire la tua opinione su questo, e forse la tua opinione è cambiata da allora nel modo in cui la vedi ora. Non lo so.

Ma secondo lei, in un portafoglio trend-following, qual è il giusto equilibrio tra i mercati dei futures finanziari e i mercati dei futures sulle materie prime? E suppongo che non dobbiate preoccuparvi delle dimensioni e dei problemi di liquidità come devono fare oggi alcune CTA molto grandi. Quindi, se potessi scegliere il tuo portafoglio ottimale di mercati, quale sarebbe l’equilibrio tra questi due?

[Richard Dennis]
Ebbene, in effetti, la liquidità domina così tanto la scelta del trading che l’equilibrio finisce per essere creato scegliendo i mercati liquidi. Quindi, voglio dire, quando arrivi al dunque, probabilmente stai negoziando 15 o 20 materie prime e 15 o 20 titoli finanziari. E questo è un po’, almeno per me, un incidente di dove si trova la liquidità.

Voglio dire, se in qualche modo la liquidità si spostasse, non mi darebbe fastidio essere sbilanciato. Voglio dire, la correlazione negli scambi, voglio dire, non è… Voglio dire, Wheaton Corner potrebbe fare la stessa cosa, ma non c’è molta correlazione.

Quindi, passare da 20 materie prime a 15 e salire a 25 finanziarie, non mi preoccuperei troppo di questo.

[Niels Kostrup-Larsen]
Certo, certo, certo. Ora, mi sembra che sia stato difficile ottenere il supporto di molti tipi di investitori e altri tipi di professionisti dell’investimento, per non parlare della stampa finanziaria, che il tipo di diversificazione e filosofia di trading offerta dal Trend Following, come fornire l’accesso a mercati molto diversi e non correlati, essere in grado di andare long e short, Prendere piccole perdite e lasciare correre i vincitori, ecc., ecc., che questo approccio è superiore al semplice acquisto di un indice di azioni e tenerlo fino alla pensione, per così dire. Perché, secondo lei, con tutte le prove che possiamo dimostrare oggi, solo una minoranza di investitori ha abbracciato il Trend Following e ne ha fatto una parte fondamentale del proprio portafoglio?

E ancora una volta, lo apro a tutti. Mi piacerebbe sentire tutta la tua opinione. Vuoi andare per primo, Brian, su questo?

[Brian Proctor]
Certo. Direi che il flusso di ritorno in generale per il Trend Following è molto più difficile da digerire per gli investitori istituzionali. Alcuni di essi hanno regole interne su quanta volatilità può avere un investimento, che tipo di drawdown può avere un determinato investimento.

E per la maggior parte, le CTA, sai, le CTA Trend Following, superano quelle soglie. Quindi penso che faccia parte del gioco. Penso che un’altra parte sia che ci considerano, in mancanza di una parola migliore, una scatola nera, il che significa che non capiscono come facciamo quello che facciamo, al che dico loro, possiamo mostrarvi e prevedere in quali ambienti il nostro stile di trading funzionerà bene e in quali no.

E possiamo mostrarti come pensiamo ai mercati e utilizzare statistiche e probabilità a nostro favore. Per me, la vera scatola nera è il trader discrezionale che non sa cosa gli passa per la testa in un dato ambiente di mercato o in un dato giorno. Questa è la vera scatola nera.

Ma non lo so. Per noi è sempre stato un mistero il motivo per cui non sono confluiti più soldi nello spazio futuro gestito.

[Niels Kostrup-Larsen]
E tu, Rich? Ci hai riflettuto molto o hai qualche idea a riguardo?

[Richard Dennis]
Beh, vorrei solo dire un paio di brevi cose. Penso che la performance degli hedge fund rispetto alle CTA, se si torna indietro di 10 anni, sia stata migliore. E gli hedge fund si sono accaparrati tutte le allocazioni.

Ora, ovviamente, sono caduti in un periodo abbastanza difficile, quindi forse è finita. Ma questo sminuisce l’allocazione. E anche, ovviamente, un mercato azionario che va più che triplicato in otto anni attira l’attenzione della gente.

Quindi queste sono cose abbastanza grandi. E se gli hedge fund vanno a rotoli o le azioni iniziano a non salire, si potrebbe pensare che ciò di cui si sta parlando sia invertito. Ma finora non è successo.

[Niels Kostrup-Larsen]
Questo è vero. E tu, Jerry? So che sei stato esplicito su questo.

[Jerry Parker]
Sì, penso che siano le commissioni e le spese, le commissioni e le spese storiche, la volatilità. Era troppo. Ma ora lo penso, e il mercato azionario, ovviamente.

Ma ora leggo un sacco di articoli. Quindi sono un utente assiduo di Google Alerts. Quindi questa settimana ho letto qualcosa che diceva che solo gli afflussi negli hedge fund erano con CTA l’anno scorso.

Quindi ora penso che sia un’altra domanda su quanto è grande la tua azienda? La vostra azienda mi fa sentire a mio agio? Quanti dottorati di ricerca hai?

Non si tratta tanto dei mercati e delle prestazioni. Si tratta più che altro di un sacco di asset in arrivo per le CTA, ma solo quattro o cinque.

[Niels Kostrup-Larsen]
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