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Come nasce un trend nel forex e come anticipare le mosse dei large trader

(Tempo di lettura: 4 Minuti)

Come nasce un trend nel forex e come anticipare le mosse dei large traderLo sviluppo di un trend è la base necessaria per trarre risultati con il trading. Senza trend non ci può essere profitto. Gli elementi sul quale è necessario porre l’attenzione per anticipare un nuovo trend, sono le barre di trend (clicca per consultare l’articolo dedicato alle barre di trend), i livelli tondi ed il comportamento dei large trader.  

Le barre di trend formano su mercati come EurUsd e GbpUsd, segmenti di trend formati con 2-3 barre al massimo. Su altri mercati i segmenti possono arrivare fino a 5 barre e cmq piuttosto raramente. In base al numero delle barre di trend è possibile determinare l’anzianità di una tendenza. Per esempio, con un trend composto da 3 barre è necessario aspettarsi l’inizio delle prese di profitto. Quando agganciamo un trend, dobbiamo assolutamente tenere conto di questo aspetto, poiché le fasi correttive possono essere molto veloci e questo porta via altrettanto velocemente gran parte del profitto accumulato.

I livelli tondi sono invece i punti di riferimento che utilizziamo per confermare o meno la presenza di liquidità a supporto (per approfondire lo studio dei livelli tondi, ti consiglio pagina 49 del libro di John Murphy, Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari). In pratica servono per capire se i large trader attirano liquidità sufficiente per lo sviluppo di un trend. Come vedremo in questo articolo è sufficiente osservare pochi dettagli, per anticipare con successo una tendenza nel mercato del forex.   

Come nascono le tendenze nel mercato del forex

Il massimo del giorno prima, in un trend rialzista è il punto chiave da osservare per conoscere lo sviluppo di una tendenza significativa sui mercati finanziari. Oltre tale punto si decide lo sviluppo o meno di una tendenza. Chiaramente per un trend ribassista verrà osservato il minimo.

Come nasce un trend nel forex e come anticipare le mosse dei large traderSui mercati finanziari ogni giorno si ripete la seguente dinamica, in particolare per quello che riguarda il mercato del forex tale evidenza è visibile in modo piuttosto chiaro: I large trader spostano il prezzo oltre il massimo del giorno prima (restiamo con un esempio rialzista) per cercare liquidità a supporto, per lo sviluppo di una tendenza. Quando la liquidità viene trovata si forma una barra di trend e quindi una chiusura significativa, altrimenti una barra di collasso. (Vedi infografica)

La barra di trend indica lo sviluppo di una tendenza, poiché chiude oltre il massimo del giorno prima. Quindi oltre un livello di prezzo significativo. Ogni variazione di mercato che chiude oltre un livello di prezzo chiave, indica un movimento significativo. Invece le variazioni di mercato che restano inside, indicano debolezza e mancanza di liquidità.

Inoltre un altra caratteristica della barra di trend è quella di chiudere in prossimità del proprio massimo, pertanto quando il prezzo supera il massimo di giornata, tende poi a produrre una tendenza con una chiusura vicina al proprio massimo. Pertanto quando abbiamo una barra di trend giornaliera, spesso conviene arrivare a fine giornata per sfruttare tutta la variazione di mercato. Per approfondire questo argomento consiglio un libro di Larry Williams, “I segreti del trading di breve termine“.

Quindi il tutto si decide attorno ai livelli tondi giornalieri perché sono i primi punti di riferimento. I primi punti chiave più significativi, oltre il quale gli istituzionali si impegnano per trovare liquidità a supporto. Questa dinamica si ripete anche oltre i livelli settimanali, mensili, trimestrali e annuali. Ogni volta che questi livelli importanti vengono superati con successo, si sviluppa una tendenza significativa.

Come anticipare le mosse dei large trader per agganciare e seguire un trend

Una volta individuate le barre di trend ed i livelli tondi con un importanza strategica è necessario osservare il comportamento dei large trader, per valutare la presenza o meno di un potenziale, oltre il massimo o il minimo di giornata.

Il potenziale che cerchiamo si manifesta attraverso una prima variazione di mercato, oltre i punti chiave della giornata precedente. In presenza di una barra di trend con prese di profitto ridotte è possibile assistere al lavoro di costruzione dei large trader. In pratica nel corso della giornata il prezzo viene spostato, con più tentativi, oltre i punti chiave. Se questa azione va a buon fine, altri large trader arrivano con la loro liquidità e si forma una barra di trend. Quando la barra chiude oltre il livello tondo con una variazione di 30/50 pips, tale evidenza conferma la presenza di liquidità e anticipa lo sviluppo di un segmento di trend. Quando invece la liquidità non viene rilevata, a fine giornata troviamo una barra di collasso.

In base alla presenza o meno di liquidità, nel corso della giornata, vengono attuate diverse azioni gestionali, per garantire tempo a spazio al mercato per far maturare i profitti, oppure per garantire piccole spese.

Quindi sappiamo dove si sviluppano nuove tendenze, ma non possiamo sapere fino in fondo cosa farà effettivamente il mercato. E’ necessario pertanto operare riconoscendo i limiti delle capacità previsionali, e completando il lavoro con le capacità gestionali. Questi elementi previsionali servono per migliorare l’approccio previsionale, ma sono parte di un lavoro più ampio, che a più riprese qui nel blog spiego.

Mercoledì 26 gennaio alle 16:30 parleremo di tendenze e large trader

10 Responses
  1. Vladimiro

    Sig. Mastria la ringrazio a fornirmi alcuni interressanti ragguagli sulla forma corretta di movimento del mercato, e sono lieto a ricerne altre. Le posso dire che da poco tempo sto operando nel modo come lei ora ha appena spiegato, percio concordo a pieno con lei che è la giusta operativitá.
    Un cordiale Saluto

    1. fausto

      Non ho ben compreso quale sarebbe questa strategia di cui parlate, scusate, ma forse le mie conoscenze sono ancora troppo limitate.

  2. matteo

    bravissimo.
    molte persone crederanno essere queste delle banalità, perchè non riescono a capire il vero significato di ciò che scrivi!!!!:)

  3. Claudio

    Al momento in cui ho iniziato a operare, ho trovato difficolta nel capire la tendenza di un mercato specifico. Per tutti i principianti questo articolo è abbastanza utile.

  4. Flaviano Oliveto

    Ciao Stefano,
    volevo chiederti un chiarimento per un dubbio che mi assale da tempo e con il quale faccio anche tante stupidagini quando entro a mercato.
    Tu, quando parli di entrare a mercato dividi le operazioni in breve (giornaliero), medio e lungo termine (più giorni/ max 1 settimana).
    Ma dici, pure, che uno dei tuoi stop loss è quello a tempo e che oltre le 18:00 +/- non vai , pertanto esci dal mercato.
    la domanda è: se hai deciso per un’operazione di medio (più giorni) ci resti anche la notte nel mercato oppure esci alle 18:00 e ne rientri l’indomani alle 08:00?

    1. Caro Flaviano,
      la gestione del rischio ha il compito di separare le opportunità infruttuose da quelle che hanno un potenziale. Quindi usiamo lo stop a tempo per concludere un setup, se entro la giornata non si sviluppa una tendenza, oppure usiamo lo stop manuale per bloccare le spese se il mercato ci viene contro.

      Se invece si sviluppa una tendenza sufficientemente ampia (dato che cambia in base al piano) inizia la gestione. Tale gestione ha il compito di ridurre il rischio per dare tempo e spazio al mercato, affinché possa sviluppare ampie variazioni di mercato. Pertanto gli ordini vengono lasciati la notte e per più giorni solo se hanno attraversato questa fase. Grazie a questa gestione è possibile poi iniziare la gestioni dei profitti per ottenere profitti di breve termine (intraday), di medio termine (una tendenza sviluppata nel corso della settimana), di lungo termine (una tendenza oltre la settimana).

      Saluti

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