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Scopri la Teoria delle Onde di Elliott: Un eccezionale Strumento Previsionale

(Tempo di lettura: 6 Minuti)

Onde di ElliottPrima di tutto è necessario affrontare un breve approfondimento, per spiegare da dove originano le Onde di Elliott: Ralph Nelson Elliott naque nel 1871 e dedicò gran parte della sua vita allo studio dei mercati, per elaborare una sua personale visione. Prese spunto dalla Teoria di Dow e si dedicò ad elaborare una teoria più precisa e raffinata. Nel 1934 Elliott scrisse a Charles Collins (un editore di Wall Street) per informarlo della sua teoria, e da allora cui fu un fitto carteggio per approfondire i numerosi aspetti e per entrare sempre più nello specifico. Charles Collins si rese subito conto dell’importanza del suo lavoro e si adoperò per far pubblicare “Elliott Wave Principle” che includeva la prima monografia, con tutto il suo lavoro sulle Onde di Elliott. Da allora e grazie a Collins, Ralph Nelson Elliott entrò a Wall Street.

Due anni prima della sua scomparsa Elliott pubblico “Nature Law: The secret of the Universe” interamente dedicato alla Teoria delle Onde di Elliott con ulteriori approfondimenti. Il lavoro di Elliott rischiò in seguito di andare completamente perduto. Hamilton Bolton fortunatamente si occupò di tramandare tutto il suo lavoro, pubblicando per 14 anni un supplemento intitolato “Elliott Wave supplement al Bank Credit Analyst. Dopo il 1967, dopo la scomparsa di Bolton, nuovamente il lavoro di Elliott rischiò di non vedere più la luce. Fortunatamente nel 1978 A.J.Frost e Robert Prechter rilevarono l’Elliott Wave Analyst (ormai introvabile nelle librerie) per tramandare ancora, alle successive generazioni la Teoria sulle Onde di Elliott e tutti i sui studi collegati.

Le basi della Teoria delle Onde di Elliott

Elliott formulò la teoria con lo scopo di spiegare il funzionamento dei mercati finanziari, anche se in seguito fu chiaro che poteva essere utilizzata anche come strumento previsionale a scopo strategico. Anzi A.J.Frost e Robert Prechter nel loro libro “La teoria delle Onde di Elliott evidenziano il fatto che la teoria è un eccezionale strumento previsionale. Personalmente la utilizzo più a scopo strategico. Utilizzare la teoria a scopo strategico consente di anticipare ampie variazioni di mercato, su time frame elevati e questo consente di fare Trend Following. Il metodo TFE è concepito per operare solo con le Onde di Elliott.

Partiamo da un presupposto fondamentale, ogni teoria deve essere prima appresa e poi deve essere integrata nel proprio trading. Solo in questo modo è possibile sfruttare le potenzialità della Teoria delle Onde di Elliott, come per ogni altro lavoro. L’ingenuo che pensa di leggere il libro e macinare soldi velocemente, resterà sempre deluso. Su questo punto voglio riportare il grande esempio che ci è stato dato proprio da Ralph Nelson Elliott e da chi ha continuato a tramandare il suo lavoro. Ho letto tutti i libri che potevo trovare sull’argomento e in nessuna delle migliaia di pagine lette ho trovato mai le parole “soldi”, “fare soldi” o affini. Nei libri di Elliott viene spiegata la teoria, i comportamenti del mercato, come anticipare i mercati e molto altro, ma con uno scopo scientifico/strategico.

Gli schemi delle Onde di Elliott a 5 onde e 3 onde

Come funzionano le Onde di Elliott e come utilizzarle nel ForexElliott ha insegnato che i mercati finanziari configurano da sempre, una serie di comportamenti ripetitivi. Il mercato passa sempre da una fase propulsiva, a una fase correttiva. Una fase propulsiva è caratterizzata da una struttura a 5 onde, mentre una fase correttiva è caratterizzata da una struttura a 3 onde. Tali strutture poi possono essere ulteriormente divise, poiché le onde 1,3,5 che formano dei segmenti di trend, costituiscono la parte propulsiva del trend. Il mercato del Forex con queste onde si muove lentamente e configura variazioni di mercato più ampie. Mentre le onde 2,4 costituiscono le fasi correttive, che di solito sviluppano brevi variazioni, piuttosto velocemente.

Mentre le strutture propulsive vengono indicate con i numeri, le fasi correttive solitamente vengono indicate con le lettere. Le fasi correttive configurano 3 onde e indicano il livello delle prese di profitto, dopo lo sviluppo di un trend. Tale struttura anticipa lo sviluppo di un nuovo segmento di trend e quindi di una nuova fase propulsiva.

Ogni trend può essere diviso e analizzato poiché all’interno di un segmento di trend è possibile trovare, nel time frame inferiore, una struttura a 5 onde e durante ogni fase correttiva, una struttura a 3 onde.

Nell’esempio a sinistra vediamo una fase propulsiva (in verde), per esempio rilevata sul time frame settimanale. In grigio vediamo la struttura rilevabile sul time frame giornaliero, caratterizzata da più fasi propulsive o impulsive e più fasi correttive.

Elliott mirava a trovare un ordine naturale nei mercati finanziari. Alcune volte tale ordine è chiarissimo, altre volte invece no. Ma è necessario ricordare a questo punto che l’obbiettivo di ogni trader non è avere sempre ragione, ma avere a disposizione uno strumento in più, che quando funziona pienamente, consente di sfruttare un margine previsionale affidabile.

Vediamo adesso una serie di regole basilari per tracciare le Onde di Elliott durante il loro sviluppo. Aggiungo inoltre che Elliott consigliava di etichettare le onde, senza avere la pretesa di sapere con certezza gli sviluppi. Piuttosto consigliava di approcciarsi con uno spirito aperto a nuovi adattamenti. Capita infatti di iniziare a tracciare una fase propulsiva tanto per fare un esempio, che poi non si rivela tale. Allora il trader dovrà occuparsi di ri-etichettare le onde, secondo la nuova struttura potenziale.

Onde di Elliott, le regole principali da tenere a mente

Le regole da tenere a mente sono principalmente 5, per le strutture a 5 onde:

  1. L’onda 2 di una struttura propulsiva a 5 onde, non procede mai oltre il punto dell’onda 1.
  2. L’onda 3 di una struttura propulsiva a 5 onde, non è mai la più corta.
  3. L’onda 4 di una struttura propulsiva a 5 onde, non entra mai nel territorio dell’onda 1.
  4. Quando l’onda 1 configura un range ridotto, solitamente le onde 3 e 5 svilupperanno range più ampi.
  5. Quando l’onda 1 configura un range ampio, solitamente l’onda 3 sarà di ampiezza simile, ma l’onda 5 risulterà troncata.

Mentre per le strutture correttive abbiamo 3 regole principali:

  1. Quando l’onda “a” si configura ad ampio range, solitamente l’onda “c” risulterà troncata.
  2. Quando l’onda “a” si configura con un range stretto, solitamente l’onda “c” tenderà a sviluppare un range più ampio.
  3. Se la fase correttiva nel suo complesso non supera il 33% di tutta la struttura a 5 onde, solitamente tale contesto tende ad anticipare lo sviluppo di un nuova struttura a 5 onde.

Alcune regole derivano dalle istruzioni originali di Elliott, mentre altre sono elaborazioni prodotte da me, per adattare la teoria al mercato del Forex. La teoria inizialmente è stata concepita studiando i mercati azionari e degli indici.

Guarda il video registrato live, per approfondire lo studio delle Onde di Elliott

La Teoria delle Onde di Elliott: Note finali

La Teoria delle Onde di Elliott, sviluppata da Ralph Nelson Elliott, rappresenta un affascinante approccio all’analisi dei mercati finanziari basato su modelli ricorrenti e ciclici presenti nei movimenti dei prezzi. Questa teoria si fonda sull’idea che i mercati seguano una struttura ciclica composta da una serie di onde che si ripetono in modo prevedibile.

Ralph Nelson Elliott, nell’ambito del suo lavoro “The Wave Principle” (Il Principio delle Onde) e nel libro “Nature’s Law” (La Legge della Natura), ha delineato la sua visione riguardo ai movimenti dei prezzi finanziari. La sua teoria si basa sull’osservazione che i mercati non si muovono in modo casuale, ma seguono pattern ricorrenti che possono essere suddivisi in onde specifiche.

Le onde di Elliott si articolano in due tipi principali: le “onde di impulso” e le “onde correttive”. Le onde di impulso rappresentano il movimento principale nella direzione del trend dominante e si suddividono ulteriormente in cinque sotto-ondulazioni, numerate da 1 a 5. Le onde correttive, invece, sono contro-trend e si compongono di tre sotto-ondulazioni, contrassegnate come A, B e C.

Il principio chiave della teoria di Elliott è che ogni onda di impulso maggiore è a sua volta composta da una serie di cinque sotto-ondulazioni (1-5), mentre ogni onda correttiva è formata da tre sotto-ondulazioni (A-B-C). Queste onde si susseguono in modo gerarchico, formando pattern che possono essere osservati su diverse scale temporali, dalle più grandi alle più piccole.

Il libro “La Teoria delle Onde di Elliott” di Frost e Prechter è considerato un testo di riferimento per comprendere e applicare questa teoria. I due autori hanno contribuito a rendere la teoria di Elliott più accessibile e comprensibile per i traders e gli investitori, offrendo esempi pratici e casi studio che mostrano l’applicazione della teoria nei mercati finanziari reali.

Un aspetto interessante della Teoria delle Onde di Elliott è la sua natura predittiva. Gli analisti tecnici utilizzano questa teoria per anticipare i possibili movimenti futuri dei mercati finanziari. Tuttavia, è importante notare che interpretare correttamente le onde richiede esperienza e capacità di analisi, poiché il mercato può comportarsi in modo non lineare e le previsioni basate sulla teoria di Elliott non sono esenti da rischi.

In conclusione, la Teoria delle Onde di Elliott rappresenta un approccio affascinante all’analisi dei mercati finanziari, basato su principi ciclici e ricorrenti. Sebbene sia ampiamente utilizzata e studiata, è importante ricordare che nessuna metodologia di analisi offre previsioni infallibili e che il trading e gli investimenti comportano sempre un certo grado di rischio.

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