Una delle prime cose che spiego ai trader della nostra Community è che i profitti si trovano appena oltre le spese e le problematiche di tutti i giorni. Pertanto i trader che diventano capaci di gestire il rischio, diventano capaci anche di accedere ai profitti. Spiego anche che è necessario riconoscere fin dal primo giorno i limiti previsionali, per completare il lavoro con le tecniche di gestione. In questo modo è possibile azzerare le interferenze emotive e rendere la gestione competitiva nel corso degli anni.
Quando il trader mette in opera un piano di trading, su un mercato di riferimento che conosce molto bene, lavora per superare la soglia di continuità, oltre il quale trova i profitti. Quindi gestisce una serie di eventi, e opera per assicurare piccole spese ogni giorno con tutti gli eventi infruttuosi, per fare un passo avanti evento per evento, verso un opportunità pienamente compatibile con il piano, in grado di generare un profitto.
In base all’opportunità di trading (ricorrenza a basso rischio) ed al mercato, è possibile conoscere in anticipo quante opportunità infruttuose sono necessarie per giungere ad un profitto. Per esempio con il piano Orione che utilizziamo nel corso ADV1 della Community University, è possibile giungere ad un profitto con 2-5 eventi infruttuosi, su mercati come EurUsd e GbpUsd. Naturalmente il dato cambia anche in base all’esperienza del trader. Guarda il video che riporto di seguito per approfondire questo tema, mostro anche un infografica.